Laura Fogazza. Amante della fotografia analogica, con la quale ha iniziato il suo percorso, è affascinata dal concetto di “contaminazione” e “métissage”. Ha realizzato diverse mostre a Palermo, e in altre città italiane; ha collaborato e realizzato alcune pubblicazioni in riviste fotografiche, workshop, convegni e concorsi fotografici per diverse associazioni siciliane su temi che spaziano dal paesaggio urbano, la diversità, l’incontro tra le culture, il reportage, le performance musicali e teatrali. La fotografia è una delle sue prime passioni, una sorta di fil rouge con il quale negli anni ha cercato di esprimere la ricerca di sé e dell’altro. Ama molto sia il colore che il bianco/nero, praticando soprattutto la street photography, le antiche tecniche, la polaroid e il reportage. Dal 2009 utilizza anche il digitale e oggi il suo modo di fotografare si trova spesso in una sottile linea di confine tra la “fotografia umanistica” e la digital art. I suoi più recenti lavori hanno come tema gli stereotipi della vita contemporanea nonché i luoghi e le loro storie emozionali.
Mouvements - Questa serie di cinque foto fa parte di un più ampio progetto, ancora in progress, dal titolo provvisorio Una donna tutta per sé, in chiaro ed esplicito riferimento al celebre testo di Virginia Woolf. Nasce dalla volontà di rappresentare la figura femminile e la sua fisicità al di là dei soliti stereotipi di bellezza e sensualità che pure, in modi diversi, sono presenti in diverse immagini del progetto. Ciò che si tenta di esprimere è la ricerca di una consapevolezza di sé, una pienezza del vivere se stesse e la propria femminilità al di là dello sguardo e del desiderio maschili. Una donna tutta per sé vuole essere, in sintesi, l’esplorazione di una donna (l’autrice) sulle donne e sul loro immaginarsi.