Mauro Quirini. È nato a Roma nel 1959, inizia a fotografare alla fine degli anni ‘90. “Ho sempre avuto voglia di scattare ma non mi decidevo, un giorno, grazie ad una vetrina di un laboratorio di fotografia dove era in bella mostra una Nikon F80 mi decisi e l’acquistai, insieme a due rulli in b/n. Quello fu l’inizio, poi nel tempo passai a tutti i formati, fino al grande formato. Oggi per vari motivi uso solo il digitale e solo a colori, questo non ha cambiato il mio modo di fotografare. L’unico rimpianto è quello di non aver frequentato un corso di fotografia”.
Alba - “C’è un momento in ciascuna alba in cui la luce è come sospesa; un istante magico dove tutto può succedere. La creazione trattiene il suo respiro” (Douglas Adams). Un relativo silenzio avvolge l’alba, solo il suono del mare e dei gabbiani, ed il tempo sembra rallentare fino a fermarsi e non esistere, attimi di serenità che mi permettono di vedere le cose come sono, frazioni del caos naturale alle quali dare un senso, forse quello della meditazione, del fermarsi e pensare, forse il peso di dover affrontare, di lì a poco, le illusioni create dall’uomo, la frenesia del vivere.