Gustavo Piccinini. Nato a Buenos Aires nel 1957. Studia tecnica e laboratorio fotografico tra gli anni ‘70 e ‘80, mentre segue un percorso di formazione e sperimentazione con un gruppo di ricerca cinematografica. Negli anni ’90 s’interessa alla Copy-Art esponendo in diverse città d’Italia e in Argentina. Quando riprende la fotografia, nel 2000, lo fa in modo versatile tanto negli argomenti come nei soggetti da sondare.
Buenos Aires in transito – Durante una passeggiata nella città è importante fermarsi, osservare attorno e attendere. Gli “attori” si muovono in continuazione e vengono verso di noi: è quello l’instante sorprendente dove possono diventare i protagonisti della scena. Pur volendo restare invisibile, c’è un lampo dove il soggetto avverte l’avidità del fotografo, quello è l’attimo del ‘contatto spontaneo’ in cui l’azione diventa dialogo. Quell’istante va “preso”, perché tutto cambia velocemente, le abitudini, le mode, l’architettura, e – dunque – la storia; un occhio allenato è indispensabile.